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giovedì 23 maggio 2013

PICCOLA GUIDA ALL’ACQUISTO DELLA MIA PRIMA REFLEX

Il mercato offre di tutto e di più. Ma non è facile orientarsi in mezzo a tutti questi prodotti.
Acquistare una macchina fotografica (e i suoi obbligatori accessori) non è un impegno economico indifferente. E la regola del “più spende meno spende” non è cosi anacronistica in campo fotografico.
Innanzi tutto colui che vuole avvicinarsi alla fotografia deve avere bene in mente “ perché”.
Questa domanda, in apparenza banale, ci pone mille considerazioni che possono influenzare le nostre scelte. Si va dal semplice ricordo della vacanza,  alla foto creativa o sportiva. Oppure la voglia di frequentare un corso e provare subito quanto ho appreso.
Possibile che non esista un metodo per semplificare la scelta?
Prima cosa: quanto posso spendere?
A parte di chi dispone di cifre esorbitanti, dove tutto è acquistabile (ma non sfruttabile al 100%), anche con disponibilità economiche limitate si possono acquistare buoni compromessi che potranno dare buoni risultati. Certo, mi dovro’ limitare all’essenziale, magari puntando ad un obiettivo solo , magari usato, purchè di qualità.
Esistono sul mercato macchine consumer, semi-professionali , professionali. A queste categorie è associato un range economico abbastanza delimitato. Ripeto. Non è detto che spendendo una follia i risultati sono garantiti. Molto dipende dalle nostre capacità di saper maneggiare le apparecchiature fotografiche. Le macchine, oggigiorno funzionano mediante sistemi di programmazione e automatismi sempre più perfezionati. Sono utili a patto di saperli usare correttamente.
Non solo. Ma si paga tutto in una macchina fotografica reflex. Anche il sistema costruttivo per esempio. Una macchina fotografica professionale (di uso quotidiano) dovrà garantire robustezza e funzionamento in qualsiasi condizione. Così gli attacchi degli obbiettivi, il funzionamento del display, gli obbiettivi stessi. Tutte cose che contribuiscono a formare il prezzo di vendita.
Inoltre, mi pare chiaro che al tipo di macchina va abbinato l’obiettivo di pari qualità che non costano certo due (ex)  lire.
Per chi non intende andare sull’eEverest, o in Amazzonia ma tira fuori la propria attrezzatura per l’occasione, acquistare una professionale equivale a  buttare via del denaro prezioso.
Meglio acquistare una macchina dignitosa non al top e spendere la restante cifra in un buon obiettivo. Avro’ sicuramente dei risultati incoraggianti.
 I Megapixel e la gara infinita.
con il termine “megapixel” si intendono quei “milioni di pixel” che vengono catturati dalla fotocamera in una foto. Le nostre foto sono scomponibili in milioni di puntini che, visti da una certa distanza, compongono la nostra immagine. Immaginiamo ora una macchina che riesce a catturare con una risoluzione di 6 megapixel. Vuol dire che la nostra immagine è scomposta in 6 milioni di parti, in seimilioni di pallini uno accanto all'altro con il proprio pezzettino di mosaico.
Dunque, se intendiamo prendere una foto e ingrandirla per un poster da 5x 8 metri, forse non è l’ideale. Si vedrebbe la “grana” di cui è composta l’immagine. Ma se devo vedere una foto formato normale/commerciale o a video credo che sia più che sufficiente.
Quindi  attenzione a non farsi  “abbindolare” su misure sempre di megapixel sempre più crescenti. E ‘ un modo per le case costruttrici per attirare clienti e per giustificare il prezzo di acquisto.  
Il vero “motore creativo” della nostra futura macchina non è la quantità di megapixel, ma la qualità del sensore che li cattura sia esso CCD o C-MOS con il relativo processore di immagine.
APS-c, 4:3, Full Frame? O mamma mia!!!!!

Full frame o pieno formato significa che il sensore ha una dimensione fisica di 36 x 24 mm. Ovvero il rettangolino di vetro, plastica e silicio che c’è al fondo del pozzetto della macchina fotografica deve avere quelle dimensioni. Esistono altri formati come l’APS-C che è il più diffuso tra le reflex digitali ma è leggermente più piccolo (la Nikon lo chiama DX). La differente dimensione comporta delle caratteristiche che possono essere dei pregi o delle limitazioni a seconda delle situazioni.
In soldoni  Full-Frame: ne vale veramente la pena?
Non è assolutamente scontato che un sensore full frame sia migliore di uno APS-C. I vantaggi, teorici,  che può dare il full-frame in termini di migliori prestazioni e all’utilizzo degli alti agli alti ISO grazie alla densità dei fotositi. Ma il bilancio vero e proprio lo si deve fare con altri parametri che riguardano anche gli obiettivi utilizzati.
Per cui nel passaggio o nell’acquisto al full frame occorre valutare molto e non farsi incantare dal marketing.
Meglio acquistare un corpo macchina singolo e poi scelgo gli obiettivi oppure meglio un kit “chiavi in mano”?
Normalmente esistono delle versioni “combo” di apparecchiature fotografiche. Al di là della scelta del corpo macchina, gli obbiettivi accoppiati non sono il massimo dal punto di vista qualitativo.
Ma a mio giudizio per il principiante è l’offerta migliore.
Le case costruttrici non vendono prodotti e basta. Devono anche “stimolare” l’acquirente a essere fedele all'azienda e ad indurlo ad acquistare ancora anche ampliando la propria dotazione. Ma lo possono fare solamente offrendo una buona base di partenza. Quindi hanno tutta la comvenienza a rendervi soddisfatti da subito. Una volta presa dimestichezza con la propria attrezzatura allora sarà sempre possibile acquistare obbiettivi più performanti, magari girando sul mercato dell’usato.
Di regola, corpi macchina semiprofessionali con obbiettivi standard danno risultati soddisfacenti, con obbiettivi di qualità risultati ottimi.
Filmati o non filmati?
Molte macchine danno la possibilità di registrare dei filmati HD seppur con delle limitazioni di funzionamento circa la messa a fuoco automatica o la gestione dei diaframmi.
Personalmente penso che una macchina fotografica debba scattare foto. Se poi, senza il solito marketing, vi viene data questa possibilità “gratis” ben venga. Mal che vada sarà una delle tante cose che scopriremo giusto per vedere che fa.

Per chi vuole filmare ci sono videocamere a prezzi ridotti che fanno filmati migliori. Non è detto che non possano trovare alloggio nella stessa borsa fotografica!!


Jpeg o Raw?

Sono due formati per salvare le foto scattate sulle SD card.
Il formato RAW racchiude in sé la massima quantità di informazione acquisite dalla fotocamera. E' un formato professionale che si presta benissimo alla manipolazione in post produzione. E' il formato giusto per i dettagli. Lo svantaggio è di acquisire foto "pesanti" che richiedono ingenti quantità di memoria. Dall'altro il celeberrimo formato JPEG è molto leggero, versatile e già "pronto all'uso".

Pertanto non esiste il "miglior formato". Anche qui sarà una scelta in base all'utilizzo che se ne intende fare.


Detto questo non rimane altro che invitarvi a girovagare per il web alla ricerca di materiale esaustivo. Tanto le marche più gettonate come Canon, Nikon, Fuji, Sony e via discorrendo appaiono su tutti i siti e mercatoni online. Cercate di capire le caratteristiche salienti, la disponibilità di optional, il costo degli obiettivi, la compatibilità con altri produttori di obbiettivi come I Tamron, Sigma ecc. Perché no, verificare, se il mercato dell’usato dell’apparecchiatura scelta offre qualcosa, se puo’ sfruttare qualche accessorio “standard” reperibile dai vari mercati.
Una volta circoscritto il vostro target fate un salto in un negozio ben fornito. Provate le macchine, toccatele con mano. Se siete stati bravi a indentificare modelli e marche di un’unica fascia dal punto di vista dei risultati non ci sono grossissime differenze. La vera differenza la fa il gusto personale. Chi adora una marca, chi ne gradisce un’altra. Per me, per esempio, conta molto la qualità della costruzione e il posizionamento dei comandi. Mi deve dare quel senso di “massiccio” quando la stringo nelle mani, e non di plasticoso e di scatola vuota.
Ma è una sensazione personale.
Ognuno se la giostra come meglio crede.
Buon acquisto!!!!!

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