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mercoledì 22 maggio 2013

LE BATTERIE DEL FUTURO



Siamo in trincea. Era da tempo che aspettavamo questo evento. La salivazione è azzerata. Il tutto sta cominciando a minuti.

Pensieri nella testa, ansia, paura di aver toccato qualcosa nella fotocamera che possa compromettere il risultato.

Ecco, si inizia.....si scatta e...la batteria fa cilecca.

E allora che fare?

Eesha Khare, una studentessa californiana di 18 anni, è la vincitrice del premio di 50 mila dollari del concorso per scienziati “Science and Engineering Fair” promosso dalla Intel Corporation. A concorrere circa 1700 ricercatori appartenenti a 70 paesi.




Il premio è stato assegnato per aver progettato un nuovo sistema in grado di ricaricarsi in 20 o al massimo 30 secondi.

Ai media statunitensi, ha spiegato Eesha Khare, di aver sviluppato un dispositivo in grado di accumulare energia, è una sorta di deposito che può contenere una grande quantità di energia in un volume molto ridotto.
In sostanza una batteria ad alta efficienza energetica.

A noi che apprendiamo di questa scoperta, non resta che fantasticare sui vari utilizzi che questo può comportare. Dall’alimentazione della più banale macchina fotografica, all’utilizzo sulle auto a propulsione elettrica.

Infatti, già con l’introduzione delle batterie ai polimeri di litio che hanno sostituiti, per moltissimi apparecchi elettronici portatili, le batterie nichel-cadmio o nichel-metal, l’incremento di prestazione è stato considerevole.




Teniamo presente che le nuove batterie comunemente installate nei telefonini e nelle macchine fotografiche, hanno una capacità di scarica ben superiori a quanto potevano garantire le “ricaricabili” di vecchia generazione.





Pensate che, nel mondo per esempio del modellismo dinamico, far volare modelli a propulsione elettrica fino a qualche anno fa era quasi proibitivo. Ora con le nuove batterie, accoppiate a motori elettrici “senza spazzole”, l’uso dei motori a scoppio è pressochè scomparso.


Un motore ultima generazione costa qualche caffè al bar, una batteria di capacità di scarica inimmaginabili fino a qualche anno fa (quasi totalmente di produzione orientale) comprate in “fabbrica” sfruttando internet, poche decine di dollari.



Non è solo una questione di sensibilità ambientale (che non guasta mai) o economica; è un vantaggio non indifferente perchè i motori elettrici non sporcano, non vanno carburati, non necessitano di accessori ingombranti ed hanno una resa superiore.

Certo, molto sarà ancora da fare visto che l’invenzione è stata testata solamente per alimentare una piccola lampada a led. E nulla è stato accennato sui materiali utilizzati per creare questa super batteria, ovvero se essi siano ecocompatibili oppure no.

Ma fermandoci rigorosamente ai numeri il progetto sembra in grado di rivoluzionare il mondo dell’accumulo di energia. Tra l’altro, sempre secondo l’inventrice, il nuovo dispositivo, ricaricandosi in tempi cosi brevi, dovrebbe garantire fino a 10.000 cicli di carica/scarica, che non è poco.

Allora attendiamoci a breve termine per le nostre care macchine fotografiche, batterie “eterne” che ci possano garantire scatti all’infinito. Dobbiamo solo interrompere la nostra attività per 20 o trenta secondi al massimo, il tempo di staccare l’occhio dall’oculare e dare uno sguardo al panorama.

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