Toglietevelo dalla testa.
Poiché tutto parte dal presupposto che non esiste una vera qualifica di fotografo di professione figuriamoci come è possibile donare al fotoamatore un qualcosa che gli consenta di sfruttare situazioni interessanti dal punto di vista fotografico.

Scattare una foto ad un concerto, ad un artista, ad un quadro o ad una modella, è senza dubbio sottoposto alle capacità dell’operatore. Ma il vero discriminante è che “lui” ci sia e può vendere senza nessun contraddittorio il proprio lavoro.
Come non sono d’accordo che, per non mettere in crisi le organizzazioni degli eventi, si debba necessariamente scremare a poche decine di operatori.
Diciamo che se tutti potessero accedere, il mercato del settore crollerebbe di sana pianta.
Crollerebbero innanzitutto gli affari dei fotografi, che già non fanno una bella vita. Ma forse loro sono l’ultimo anello di una catena. Prima di loro crollerebbero gli interessi delle agenzie e del circuito dell’ordine dei giornalisti che scaricherebbero i mancati introiti rimercanteggiando i lavori con altri competitor.
La soluzione comunque potrebbe essere una sorta di "via di mezzo".
Si potrebbero creare due strutture differenti: una con sigillo "professione" e l'altro "amatore". Lasciando ai primi una sorta di ruolo istituzionale, e ai secondi il ruolo di gregario.
Sono convinto che la convivenza non sia impossibile. Avendo due finalità diverse, uno per sussistenza economica, l'altro per puro piacere personale. Non per questo è giusto tagliare di netto con un macete e rendere gli amatori incapaci di intendere.
Ci potrebbero essere mille modi per dare 2ossigeno" morale al mondo fotoamatoriale. Pass per Associazioni culturali, pochi da gestire tra gli associati, liste riservate solo ed esclusivamente per l'evento, sono solo degli esempi.
Si potrebbero mettere paletti tra l'una e l'altra categoria anche per la cessione delle foto, a patto che il fotoamatore non sia in possesso di un vero colpo unico.
Ma non rendersi conto che il fotoamatore, con il suo approccio "per me stesso" non possa in qualsiasi situazione "dare una mano" al mondo professionistico non è corretto.
Per saperne di più e per farvi un'idea vostra, vi invito a leggere QUI sul sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti dove è possibile vedere le prassi e le consuetudini per ottenere i permessi per esercitare.

Certo, se volete potete, ma vi consiglio di lasciare fuori appuntamenti internazionali importanti quali formula 1 , master di tennis. Esistono una serie di attivtità dove è possibile ottenere gli acccreditamenti in sport come il rugby, o il baseball, oppure fiere e concerti o spettacoli.
La maniera corretta per poter ottenere un accredito è sostanzialemnte questo:
andare sul sito ufficiale della manifestazione,
- scaricare il modulo, compilarlo e inviarlo via fax entro la data di scadenza
- oppure scrivere un e-mail all'organizzazione meglio in italiano e in inglese
Buongiorno,
mi chiamo ......................, fotografo amatore,
mi chiamo ......................, fotografo amatore,
Ho fotografato diverse manifestazioni tra le quali ..................................
Vorrei chiedervi come posso fare per avere un accredito per accedere alla zona del................................ per fotografare al meglio la vostra manifestazione.
Potete trovare alcune miei lavori su (io solitamente metto le foto che ho scattato nei vari autodromi) ...............................................
Le foto che farò alla vostra manifestazione verranno pubblicate sul mio sito e su ............................
In attesa di una vostro riscontro vi auguro una buona giornata.
Se poi avete nel vostro arco una tessera di qualche rivista con cui collaborate allora le possibilità di ottenere un accredito si allargano. Vi basta spedire, insieme al fax o alla mail, la lettera di richiesta firmata dal capo redattore e tutto si svolge con più semplicità.
A volte si ottengono gli accrediti. a volte risposte garbate di diniego. A volte ti vogliono vendere loro dei prodotti.
Ma a mio avviso val sempre la pena tentare.
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